Alla scoperta della Toscana seguendo un filo d’olio
Autunno in Toscana significa indubbiamente olio nuovo, con quel profumo e quell’aroma particolari che solo l’olio appena spremuto può dare.
Quella dell’olivo è una coltivazione storica. Già gli Etruschi producevano l’olio e lo usavano non solo a scopi alimentari, ma anche in campo medico (contro le ustioni o per lenire i dolori muscolari) e per l’illuminazione delle lucerne. Questo prodotto era pure alla base di trattamenti per la cura della pelle e dei capelli.
L’olivo è uno dei simboli del paesaggio toscano, insieme ai cipressi e alle colline. È un elemento identitario per la Toscana, tant’è che la cultura e le tradizioni ne sono pervase. Novembre e dicembre sono quindi i mesi giusti per andare alla scoperta della Toscana e del suo olio nuovo.
L’itinerario Noigan dell’olio nuovo in Toscana
San Quirico D’Orcia
Tappa principale di questo itinerario è San Quirico D’Orcia, in provincia di Siena, dove nasce uno degli extravergini più ricercati della Toscana. Dal 4 all’8 dicembre, durante la Festa dell’olio, si possono gustare tutte le specialità locali con protagonista indiscusso l’olio nuovo, ma l’iniziativa è anche l’occasione per partecipare a corsi di degustazione, fare trekking negli oliveti, ascoltare musica e artisti di strada.
In zona, merita una visita il Mulino Val d’Orcia, azienda agricola che si trova lungo la via Francigena, con mulino tradizionale a macine di pietra e con pastificio: una vera chicca! Luchino, il figlio Amedeo e il resto della famiglia seguono con passione e attenzione, passo dopo passo, la lavorazione dei cereali, dalla coltivazione in campo alla trasformazione in farina e pasta, alla cucina. In azienda è possibile fare una visita al mulino per scoprire tutti i segreti di questo antichissimo mestiere, degustare e acquistare i prodotti, perfetti per assaporare il gusto dell’olio nuovo.
Se invece si vuole cogliere l’occasione per mangiare i piatti tipici della cucina toscana, in zona il posto giusto è la trattoria La Chiocciola. Questo locale a conduzione familiare propone piatti sempre freschi e genuini con prodotti locali cucinati secondo la tradizione; da non perdere il pecorino di Pienza cotto al forno e la fiorentina alla brace.
Monte Amiata
Chi vuole vivere un’esperienza dall’atmosfera di altri tempi può arrivare a San Quirico con il Treno Natura, godersi i panorami mozzafiato della Valdorcia a bordo delle carrozze d’epoca e proseguire fino a Monte Antico in provincia di Grosseto, alle pendici del Monte Amiata. Anche questo è un territorio particolarmente favorevole alla coltivazione dell’olivo. Tipica della zona è l’Olivastra Seggianese, cultivar autoctona e diffusa quasi esclusivamente sul Monte Amiata, che dà vita all’olio extravergine di oliva Seggiano DOP. Un olio di colore verde con toni giallo dorato, un odore e un sapore fruttato fresco, con note di aromi di frutta bianca e quel leggero piccante che dà carattere. All’Olivastra di Seggiano e al suo olio è dedicato un museo diffuso che si snoda nel centro storico di questo antico borgo.
Per un soggiorno in pieno stile toscano con un’atmosfera da fiaba è possibile fermarsi al Castello di Vicarello. Si tratta di un castello del XII secolo adibito a casa vacanze e immerso tra uliveti e vigneti, dove rilassarsi accompagnati dai suoni della natura e degustare i prodotti aziendali di altissima qualità.
Chi ama la montagna può salire sul Monte Amiata, che in questo periodo autunnale si colora delle tonalità del giallo, dell’arancione e del rosso degli alberi, sfumature calde e intense che formano uno spettacolo davvero unico. Nell’azienda Fungo Amiata è possibile scoprire i prodotti tipici amiatini, dagli immancabili funghi ai sughi e alle zuppe; tutti lavorati artigianalmente secondo le ricette tradizionali.
Chianti
Ma in questo percorso alla scoperta dell’ olio oscano non può mancare il DOP Chianti Classico. Quest’olio nasce in un territorio difficile per la coltivazione dell’olivo, con periodi in inverno anche molto rigidi e in estate caldi e siccitosi; per questo motivo le olive non riescono mai a raggiungere la completa maturazione e l’olio che ne deriva ha un intenso fruttato di oliva, erba fresca e carciofo. Nell’azienda di Castelnuovo Berardenga Tenute Toscane è possibile degustare l’olio e i vini di pregio. Grazie alle proprietà nelle diverse zone della Toscana, Tenute Toscane produce non solo Chianti, ma anche Brunello di Montalcino e il Nobile di Montepulciano.
Visitare il Chianti significa assolutamente andare a Castellina in Chianti; soltanto la spettacolare strada che si percorre per arrivare a questo angolo prezioso, quasi nascosto tra le sinuose colline del Chianti, è ragione sufficiente per una visita. Con il suo passato ricco di storia che risale fin dall'età del Bronzo, Castellina offre ai visitatori stradine in pietra e un caratteristico centro storico. Per una pausa golosa è possibile passare dalla Vinosteria Pitena, un piccolo e accogliente locale nel centro del paese dove gustare una cucina tipica con un tocco di rivisitazione.
In viaggio con Noigan, alla scoperta dei luoghi e dei prodotti italiani
La Toscana è colma di luoghi suggestivi, e percorrerla proprio attraverso un prodotto così emblematico ne fa emergere l’essenza più genuina. Seguendo Noigan su Facebook e Instagram rimarrai aggiornato sui successivi articoli dedicati alla scoperta delle altre regioni italiane. Quale sarà la prossima?